Il rischio chimico

A cura della Redazione

Il rischio chimico all’interno degli ambienti di lavoro è molto più diffuso di quanto si possa pensare ad una prima valutazione; a differenza di quanto si creda, infatti, non ne sono interessate esclusivamente le industrie chimiche o le raffinerie, o i laboratori di ricerca e sintesi, bensì una più vasta casistica di attività lavorative.

Infatti, partendo dalla definizione ricavata dall’art. 222 del D.lgs. 81/08, per agenti chimici si intendono tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato.

Si può facilmente intuire come gli agenti chimici siano di per sé parte della nostra esistenza quotidiana: dai prodotti per le pulizie e la disinfezione, a quelli per la stampa o per la conservazione degli alimenti.

Una così elevata presenza di sostanze chimiche, anche potenzialmente pericolose, comporta una diffusione del rischio chimico nei luoghi di lavoro ed un corrispondente rilevante numero di lavoratori esposti, a volte, in modo del tutto inconsapevole.

A motivo di questa diffusione gli agenti chimici pericolosi si possono suddividere in:

  • agenti chimici che soddisfano i criteri di classificazione come pericolosi in una delle classi di pericolo fisico o di pericolo per la salute di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, indipendentemente dal fatto che tali agenti chimici siano classificati nell’ambito di tale regolamento;
  • agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi ai sensi del Reg. (CE) n. 1272/2008, comportano un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale di cui all’Allegato XXXVIII.

Gli agenti chimici sotto forma di sostanze/miscele possono produrre sui lavoratori infortuni o malattie professionali. Una sostanza / miscela può entrare nell’organismo umano attraverso: la respirazione, il contatto con la pelle, l’ingestione.

Gli agenti chimici pericolosi possono essere sotto forma di:

Gas

Vapore

Polvere

Aerosol

Nebbia

Fumo

Fibra

Sostanza presente in natura allo stato gassoso

Sostanza aerodispersa a temperatura inferiore al proprio punto di ebollizione

Materiale solido di dimensioni comprese tra 0,25 e 500 micron

Dispersione di solido o liquido in atmosfera

Dispersione di liquido in atmosfera

Dispersione in atmosfera di solidi prodotti da processi chimici o termici

Particella di forma allungata e sottile

 

Di seguito in allegato proponiamo un approfondimento inerente al tema del rischio chimico.

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